Oltre ad essere grandi appassionati di calcio, gli italiani sono anche appassionati di giochi di carte. Molti di noi vivono nel ricordo di pomeriggi estivi trascorsi in compagnia di genitori e nonni seduti attorno al tavolo per giocare a carte. Questa tradizione continua ancora oggi, e infatti non manca mai un mazzo di carte all’interno delle nostre case o nelle nostre borse da viaggio.
Quali sono i giochi che, storicamente, sono i preferiti degli italiani? Scopri come questo simbolo culturale italiano sia diventato molto più di un semplice passatempo.
Ricordi quei pomeriggi, nel cuore degli anni Novanta, in casa dei nonni con un immancabile mazzo di carte sul tavolo? La calma paziente del nonno nel mescolare le carte, mentre la nonna dava consigli e regole del gioco per istruire i nipoti. Ogni partita diventava occasione per raccontare storie e condividere momenti insieme alle persone amate.
Proprio questo è il motivo per cui non possiamo definire le carte come un banale passatempo. Questo strumento ci racconta come vivevano le generazioni passate, quando ancora non dominavano il consumismo, i dazi sui beni1 e i costosi videogiochi moderni. Il divertimento era in qualche modo più “semplice”, e profondamente legato a un elemento culturale della nostra tradizione.
Se vuoi scoprire le origini del gioco delle carte, devi partire da tre giochi intramontabili. Il primo è la Briscola, ancora oggi un gioco iconico che viene tramandato dai grandi ai piccini. Attira, da sempre, perché permette di accumulare facilmente punti ma soprattutto consente di ribaltare con un colpo solo l’esito di un round.
Il secondo è la Scopa, una delle ragioni principali delle litigate più accese avvenute in famiglia, ne siamo certi. La sua forza è nel gioco di coppia e nella possibilità di liberare il tavolo sfruttando una serie di combinazioni di carte identiche. Per molto tempo è stato considerato un gioco estremamente utile per insegnare ai bambini a fare calcoli in modo rapido, ma rimane, prima di tutto, sinonimo di divertimento.
Il terzo classico è il Tressette, che si basa su ottima memoria, buon intuito e una forte sintonia con il compagno. Non a caso era un gioco estremamente difficile da padroneggiare per i bambini del tempo, che amavano divertirsi con giochi dallo stile più leggero.
Il fatto che tu sia ancora qui a leggere questo articolo ci dimostra quanto sia forte questa tradizione in ogni famiglia italiana. Le carte, oltre ad essere uno strumento di gioco, sono davvero parte della cultura condivisa di questo Paese.
Una panoramica completa dei principali giochi di carte diffusi in Italia non può certo fermarsi qui. Anzi, è doveroso parlare anche di giochi che si sono diffusi decisamente in tempi più recenti, anche se non troppo recenti.
Partiamo, nella nostra panoramica, da un gioco che ha guadagnato spazio importante nel mondo delle carte negli ultimi cinquanta anni all’incirca, ovvero da Scala 40, gioco che si basa su combinazioni di carte e scale di alto valore. Il grande successo riscosso da questo gioco lo ha trasformato oggi in un’opportunità alternativa su cui scommettere online. Infatti è stato digitalizzato, nel rispetto delle stesse regole e strategie di gioco, ed è accessibile nei migliori siti di giochi e scommesse autorizzati italiani.
E come non parlare anche del Sette e Mezzo, un gioco veloce che, con grande probabilità, avrai scoperto durante una delle serate natalizie trascorse in famiglia. Molti lo considerano il predecessore del Blackjack, perché condivide un punteggio massimo da raggiungere senza superare un valore prefissato.
L’ultimo gioco che vogliamo presentare è Machiavelli, un gioco basato su abilità strategica e ragionamento e considerato da molti come una variante del ramino. Gli adulti di oggi sicuramente ricordano di aver trascorso pomeriggi ammirando genitori o nonni sfidarsi in questo gioco alquanto complesso. In realtà non lo è troppo, ma agli occhi di un bambino si attua con un mix complicato di spostamenti, cambio carte e strategie intricate.
Uno dei giochi di carte di maggior successo nel nostro paese resta però il burraco2. Per molto tempo è stato considerato un gioco classico da bar, con sfide sfrenate andate in scena tra un caffè e un grappino. Anche il grappino è parte della tradizione italiana, ma questo è un altro argomento!
Il burraco è un gioco che è stato capace di conquistare chiunque, dai più piccoli ai più anziani. Il suo arrivo in Italia risale agli anni Ottanta, e fin da subito ha conquistato i circoli di carte su tutto il territorio italiano. La particolarità di questo gioco è che è riuscito a non farsi dimenticare neppure con la forte digitalizzazione che è iniziata, nel settore del gioco, qualche anno fa. Anzi, esistono guide su come si gioca a burraco3, con video e spiegazioni che spopolano non solo sui quotidiani nazionali, ma anche su piattaforme digitali autorevoli.
Ma perché gli italiani preferiscono il burraco agli altri? Perché è un gioco di memoria, fatto di pazienza e strategia. Una partita può durare così tanto da richiedere l’intervento di più persone ed è necessaria la massima concentrazione da parte dei giocatori coinvolti.
È diventato il simbolo della nostra tradizione e si basa su regole chiare e una grande profondità strategica. Insomma, è in tutto e per tutto un gioco sociale che ha avuto successo trasversale sia al Nord che al Sud.
Il successo delle carte è legato principalmente a tre motivi: il primo è il senso di tradizione di cui abbiamo ampiamente parlato. Il secondo riguarda la possibilità di passare momenti di svago con familiari e amici. Il terzo, e il motivo principale di questo successo, è per il forte senso di aggregazione che le carte offrono. Come abbiamo visto, permettono di riunire più persone attorno a un tavolo, con allegria e divertimento, sia nelle giornate normali sia nei momenti di festa o in una ricorrenza speciale.
Se per molti giocare a carte è un modo divertente per trascorrere il tempo in compagnia, per le persone più anziane rappresenta un importante strumento per allenare la memoria. Questi giochi, infatti, permettono di allenare il cervello umano, oltre ovviamente a mantenere un contatto sociale, così importante a qualsiasi età
C’è anche un altro aspetto nostalgico legato al gioco delle carte: ci mostrano come, fino a qualche anno fa, fosse molto più semplice divertirsi e riunirsi. Non c’era bisogno di alcun dispositivo o console moderna, come Playstation o XBOX4; bastava un mazzo di carte e un pizzico di fantasia per passare una giornata in compagnia.
Ti sorprenderà scoprire che i giochi di carte non sono mai realmente finiti nel dimenticatoio per il popolo italiano. Al giorno d’oggi godono ancora di grande attenzione da parte del pubblico, soprattutto per merito delle innovazioni tecnologiche.
Oltre a mantenere il loro status di aggregatore sociale tra le persone adulte, rimangono popolari anche tra i giovani, che li utilizzano attraverso app e siti mobili. Come ci svelano i dati, utilizziamo quotidianamente il nostro smartphone non solo per completare pagamenti digitali5, ad esempio, ma anche come intrattenimento nei tempi morti. I giochi di carte forniscono un’ottima soluzione per divertirsi e distrarsi.
Le carte sono sempre di moda perché sono economiche e perché sono accessibili sia online che fisicamente. Non possiamo certo dire che un mazzo di carte non stia in valigia, no?
E in più, portano un elemento di socialità che manca in tante altre forme di intrattenimento, soprattutto nei videogame moderni.
Anche se è difficile individuare un singolo gioco che racchiude al meglio lo spirito italiano, è giusto ribadire un concetto. I giochi di carte sono un elemento intramontabile che è doveroso preservare nel tempo. Non solo per noi, ma per rispetto della nostra storia e per chi verrà dopo. Raccontano molto del nostro passato e presente e riescono ancora ad essere un elemento sociale e relazionale che è parte integrante della cultura popolare italiana.
Lontani da siti e intrattenimento digitale, poter contare su un semplice mazzo di carte per avere intrattenimento a costo e complicazioni zero è realmente prezioso. Ecco perché è importante continuare a tramandare questo elemento culturale, insegnando ai più giovani a scoprire la bellezza e il fascino dei giochi di carte.